Amo gli sport faticosi. Pallanuoto e ciclismo mi rigenerano e mi fanno venire in mente nuove sfide da affrontare.

Una moglie e quattro figli, poi, aumentano la complessità della sfida quotidiana, ma anche la grandezza della ricompensa. Una vita così è una continua produzione di endorfine. C’è una cosa che avverto con chiarezza: l’equilibrio tra vita privata, vita professionale e vita sociale è la mia chiave per poter essere sempre autentico nella relazione con le persone. Non c’è curriculum che possa reggere il confronto con la ricchezza di una vita vissuta a pieno: allo stesso tempo se vivi la vita a pieno ti ritrovi un curriculum denso di esperienze.

Sono un ingegnere meccanico con ampia cultura di base gestionale maturata grazie alle esperienze di oltre vent’anni di attività professionale, da dirigente e da consulente. Collaboro con imprenditori e manager nella gestione industriale. Quando necessario, prendo in mano la situazione e sono responsabile del progetto oppure, come spesso necessario, assumo un ruolo di guida per cambiare rotta.

Riesco a fare questo perché sono partito dal basso, in ufficio tecnico, nella qualità, nelle risorse umane, nella supply chain e perché ho avuto, già a trent’anni, opportunità di lavorare a fianco di imprenditori e manager delle imprese del nostro territorio. Ho avuto da loro la fiducia per assumere incarichi di responsabilità: Direzione di Stabilimenti, Direzione Organizzazione e Risorse Umane, Direzione Generale, in realtà che spesso sono state definite “multinazionali tascabili” per le loro dimensioni unite alla complessità gestionale.